​<<Quando ho iniziato a studiare musica era l'epoca in cui MTv ancora trasmetteva video musicali, vecchi e nuovi. In molti di questi si alternavano immagini dei cantanti o dei gruppi in studio di registrazione, ritratti nella classica posa con il microfono e la cuffia in testa. Quindi, per me che volevo a tutti i costi entrare in qualcuno di quegli studi, quelle immagini non facevano altro che alimentare il mistero e il fascino, riguardo a che tipo di luoghi fossero, i luoghi dove veniva fabbricata la musica che ascoltavo e riascoltavo a casa.

Finalmente poi è venuto il mio turno, e quando mi sono trovato dentro uno di questi, la prima sensazione è stata quella di sentirmi definitivamente a casa.

In realtà questa sensazione derivava più dal fatto che potevo finalmente lavorare sulla musica, perché in effetti l'estetica del posto...non era proprio come me l'aspettavo.

Senza uno stile ben definito. Alle pareti quadri di varie illustrazioni che possono trovarsi in qualsiasi sala d'attesa, qualche divano qua e là, macchine e computer stratosferici. Tutto professionale, tutto al posto giusto, si capiva che quelle cose valevano un sacco di soldi, però alla fine quella era una casa tutta da rifare, perché nulla ispirava musica li dentro, nulla che sostenesse il minimo slancio di ispirazione e fantasia.

Tuttavia la voglia di entrare e conoscere tutti i dettagli di quel lavoro, non si spense e cosi decisi che prima o poi avrei avuto “il mio posto” per poter fare musica nelle condizioni che sono adatte alla musica.>>

Red Lamp Studio nasce con questa idea.

Lo studio di registrazione è un luogo dove bisogna arrivare assolutamente preparati fin nei minimi dettagli, tuttavia trovo sia svilente per la musica, credere che lo studio sia solo il passaggio che tramuta in concreto quello che abbiamo in mente in astratto e che magari suona bene solo in sala prove.

La musica non è come una catena di montaggio, che quando viene bene una volta allora viene bene sempre. La musica è come una torta fatta in casa, che se viene bene la prima volta, non vuol dire che verrà bene anche la seconda e la terza, perché ogni volta si deve fare il processo da capo.

Per questo lo studio è pensato per poter ricercare continuamente ispirazione, dal paesaggio, dai libri, dai disegni, dal cibo. Rinfrescare la mente e non avere fretta, ascoltare e suonare. E' un luogo dove poter lavorare, fermarsi, pensare e ricominciare a lavorare.